Su Repubblica il solito attacco all'Università italiana:
http://www.repubblica.it/scuola/2017/03/14/news/_in_italia_neanche_un_posto_da_bidella_ad_harvard_guido_la_banca_dei_cervelli_-160493626/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P16-S1.6-T2
La storia è quella di una ricercatrice che in Italia non riesce a trovare un posto "neppure come bidella", emigra e fa carriera negli USA. Solo che stavolta un collega corregge la storia rivelando che la scienziata in questione aveva in realtà vinto un posto da ricercatore (che all'epoca voleva dire un posto a tempo indeterminato) e l'aveva rifiutato perché le proposte che aveva ricevuto negli USA erano più interessanti. La replica della scienziata emigrata conferma in sostanza questa versione, come potete leggere:
http://www.repubblica.it/cronaca/2017/03/15/news/bocciata_come_bidella_insegna_a_harvard_un_posto_in_italia_mi_fu_offerto_ma_con_fondi_e_spazi_per_la_ricerca_mimini-160603323/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P16-S1.6-T1
Si tratta di storie del tutto normali, per chi vive nell'ambiente universitario. Ma una storia normale non interessava alla giornalista, non poteva essere "sparata" con un titolo ad effetto. Se non fosse stato per il collega che si è preso la briga di correggere la versione dell'intervista originaria, a tutti sarebbe rimasto nella mente, appunto, il titolo ad effetto. Ed era questo che si voleva. E' evidente il senso di queste operazioni: si tratta di un episodio della campagna di denigrazione dell'Università pubblica che i giornali mainstream conducono da molto tempo. A sua volta, questa campagna è solo un aspetto della generale guerra a tutto ciò che è pubblico, da tempo dichiarata dai ceti dominanti. Le plebi, le vere vittime di questa guerra, non capiscono nulla e applaudono allo spettacolo di questa distruzione dello Stato, di questa "furia del dileguare", invocando il pollice verso per il nuovo nemico, il dipendente pubblico.
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giovedì 16 marzo 2017
domenica 25 dicembre 2016
Ormai, anche su Repubblica
si possono leggere queste cose
http://www.repubblica.it/economia/rubriche/eurobarometro/2016/12/24/news/la_lunga_crisi_economica_europea_e_la_politica_che_non_muove_un_dito-154752929/?ref=HRLV-4
http://www.repubblica.it/economia/rubriche/eurobarometro/2016/12/24/news/la_lunga_crisi_economica_europea_e_la_politica_che_non_muove_un_dito-154752929/?ref=HRLV-4
venerdì 25 novembre 2016
L'Economist invita a votare No
http://www.repubblica.it/politica/2016/11/24/news/referendum_economist_renzi-152726698/?ref=HREC1-1
Inutile chiedersi perché: potremmo fare, come sempre in questi casi, mille ipotesi "dietrologiche" senza arrivare a nulla. E' interessante invece rilevare che gli argomenti portati dall'Economist, secondo l'articolo di Repubblica sopra citato, sono quelli ripetuti da tutti coloro che invitano a votare No: ovvero il fatto che la congiunzione di riforma costituzionale e legge elettorale rischierebbe di portare a una concentrazione di poteri incompatibile con la democrazia.
Inutile chiedersi perché: potremmo fare, come sempre in questi casi, mille ipotesi "dietrologiche" senza arrivare a nulla. E' interessante invece rilevare che gli argomenti portati dall'Economist, secondo l'articolo di Repubblica sopra citato, sono quelli ripetuti da tutti coloro che invitano a votare No: ovvero il fatto che la congiunzione di riforma costituzionale e legge elettorale rischierebbe di portare a una concentrazione di poteri incompatibile con la democrazia.
sabato 1 ottobre 2016
Grande giornalismo d'inchiesta

Poi si stupiscono del discredito che colpisce la categoria dei giornalisti.
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mercoledì 17 agosto 2016
Inizia la campagna d'autunno
I manuali militari insegnano, credo, che le offensive sono precedute da massicci bombardamenti. Sta iniziando, a livello internazionale, il bombardamento mediatico a favore del Sì al referendum:
http://www.repubblica.it/politica/2016/08/17/news/referendum_costituzionale_allarme_usa_ue-146115431/
http://www.repubblica.it/politica/2016/08/17/news/referendum_costituzionale_allarme_usa_ue-146115431/
sabato 25 giugno 2016
Qualche intervento su Brexit
Ci sarebbe naturalmente molto da dire, per il momento ci limitiamo a segnalare alcuni commenti comparsi in rete.
Ugo Boghetta:
http://sollevazione.blogspot.it/2016/06/brexit-un-voto-di-classe-di-ugo-boghetta.html
"Un voto di classe senza un partito di classe": definizione molto azzeccata.
Carlo Formenti:
http://popoffquotidiano.it/2016/06/24/brexit-e-la-rabbia-dei-popoli-contro-un-europa-che-non-e-democratica/
Formenti dice cose molto semplici e chiare, rivolgendosi però ad una sinistra che ha secondo me perso ormai tutti i treni possibili, e anche qualcuno in più.
Giorgio Cremaschi:
http://contropiano.org/interventi/2016/06/24/gli-spitfire-spuntati-dalle-urne-080826
Vi sarete accorti tutti di come, nel frattempo, la stampa mainstream abbia scatenato una campagna di denigrazione del voto Leave. Qui trovate qualche commento a questo proposito:
http://contropiano.org/altro/2016/06/25/brexit-tutta-colpa-dei-vecchi-dei-poveri-080896
Ugo Boghetta:
http://sollevazione.blogspot.it/2016/06/brexit-un-voto-di-classe-di-ugo-boghetta.html
"Un voto di classe senza un partito di classe": definizione molto azzeccata.
Carlo Formenti:
http://popoffquotidiano.it/2016/06/24/brexit-e-la-rabbia-dei-popoli-contro-un-europa-che-non-e-democratica/
Formenti dice cose molto semplici e chiare, rivolgendosi però ad una sinistra che ha secondo me perso ormai tutti i treni possibili, e anche qualcuno in più.
Giorgio Cremaschi:
http://contropiano.org/interventi/2016/06/24/gli-spitfire-spuntati-dalle-urne-080826
Vi sarete accorti tutti di come, nel frattempo, la stampa mainstream abbia scatenato una campagna di denigrazione del voto Leave. Qui trovate qualche commento a questo proposito:
http://contropiano.org/altro/2016/06/25/brexit-tutta-colpa-dei-vecchi-dei-poveri-080896
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