giovedì 22 novembre 2018

Il marziano

Prodi si stupisce delle disuguaglianze contemporanee. Sono osservazioni che potremmo anche accettare, nonostante la loro ingenuità, se l'autore in questione avesse trascorso gli ultimi trent'anni in una colonia su Marte. Invece Prodi ha passato una parte significativa di questi ultimi trent'anni a capo di governi che hanno attivamente perseguito precisamente quelle politiche economiche (privatizzazioni, liberalizzazioni) che hanno portato ai risultati da lui stigmatizzati. Politiche del tutto simili a quelle dei governi di centrodestra, s'intende. Sono ormai decenni che tutte queste dinamiche sono indagate da una bibliografia sterminata. Si vede che sul pianeta dove vive Prodi certi testi non arrivano.


https://bologna.repubblica.it/cronaca/2018/11/20/news/bologna_prodi_l_operaio_guadagna_200_volte_meno_dei_manager_e_nessuno_si_ribella_-212110791/

venerdì 9 novembre 2018

Sulla distruzione della Grecia

Un paese distrutto, nella sostanziale indifferenza di tutti. E se l'indifferenza dei ceti dominanti è ovvia, più pesante è la totale assenza di una qualsiasi solidarietà da parte dei popoli europei. Non c'è dimostrazione migliore di come non esista un "popolo europeo", e siano quindi del tutto infondate le illusioni di una "Europa diversa".

venerdì 2 novembre 2018

Ascoltare il nemico

Segnalo un articolo davvero interessante pubblicato su "Left". Ovviamente l'autore è in totale opposizione a quanto da sempre sosteniamo in questo blog, ma riesce a esprimere con ammirevole chiarezza quanto sia ingannevole l'illusione, coltivata da tanti, di una "Europa diversa". Dentro l'euro  e l'UE le politiche di tipo keynesiano sono impossibili. Certo, non si può dire proprio tutta la verità, e allora l'autore lascia brillare il miraggio di uno Stato europeo unitario. Ma, a parte le obiezioni che contro una tale entità si potrebbero sviluppare, l'autore stesso sa bene quanto un simile miraggio sia lontano dalla realtà, e si guarda bene dal fornire una minima prospettiva politica concreta.

https://left.it/2018/10/31/le-politiche-di-spesa-in-deficit-non-sono-rivoluzionarie-sono-di-destra/


Aggiornamento 3-11-18: altri interventi di commento all'articolo di "Left" li trovate qui, qui e qui.