tag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post3164200846925993098..comments2022-12-02T08:12:29.385+01:00Comments on Badiale & Tringali: Un passaggio non aggirabileFabrizio Tringalihttp://www.blogger.com/profile/15961508092018430851noreply@blogger.comBlogger20125tag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-80912984869239458722015-05-18T08:37:09.014+02:002015-05-18T08:37:09.014+02:00D'accordo e lungi da me l'idea di metterti...D'accordo e lungi da me l'idea di metterti a disagio. Può essere poi che la cosa non andasse da nessuna parte ma, forse, si potrebbe anche provare semplicemente a pensare all'economia come uno dei possibili atteggiamenti in mezzo a tanti altri piuttosto che farne una scienza totalizzante di merci che tornerebbero semplicemente beni tramite eliminazione di un'etichetta senza che sia possibile definire un criterio che li renda beni al di fuori delle relazioni in cui essi siano inseriti.<br /><br />Ciao!Carlohttps://www.blogger.com/profile/18136515068004883237noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-24426578163876361372015-05-17T22:30:15.584+02:002015-05-17T22:30:15.584+02:00Per errore ho cancellato l'ultimo commento di ...Per errore ho cancellato l'ultimo commento di Carlo. Mi scuso. Il commento era il seguente:<br /><br />"No Marino, ti chiedo scusa. Ci ho solo provato "bona fide". Il passaggio alla terza persona è generalmente indice di una reazione difensiva ed io non ho intenzione di aggredire od importunare nessuno. Ciao!"<br /><br /><br />Posso solo aggiungere che non sono "passato alla terza persona", non ero mai passato alla seconda, come avevo spiegato a Carlo in qualche altro commento. Non do del tu alle persone che non conosco, tutto qui. So che normalmente in rete valgono regole diverse, ma questo è un mio piccolo angolo nel quale vorrei avere potermi sentire a mio agio.Marino Badialehttps://www.blogger.com/profile/01001630736449254906noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-38910240111631885912015-05-17T21:03:04.496+02:002015-05-17T21:03:04.496+02:00No Marino, ti chiedo scusa. Ci ho solo provato &qu...No Marino, ti chiedo scusa. Ci ho solo provato "bona fide". Il passaggio alla terza persona è generalmente indice di una reazione difensiva ed io non ho intenzione di aggredire od importunare nessuno. Ciao!Carlohttps://www.blogger.com/profile/18136515068004883237noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-43218432310386996862015-05-17T20:40:57.921+02:002015-05-17T20:40:57.921+02:00Come ho detto, questa conversazione mi sembra un p...Come ho detto, questa conversazione mi sembra un po' priva di contesto. Ma continui pure, non mi dispiacerebbe capire dove vuole arrivare. Marino Badialehttps://www.blogger.com/profile/01001630736449254906noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-27326143513407556062015-05-17T20:32:08.489+02:002015-05-17T20:32:08.489+02:00Sono d'accordo Marino. Anche a me pare dipend...Sono d'accordo Marino. Anche a me pare dipenda dalle situazioni o, se preferisci, dalle relazioni. Per te/me/noi tutti l'acqua potrebbe apparire come il bene supremo se fossimo sul punto di morire di sete in un arido deserto ma potrebbe essere anche il supremo male se fossimo sul punto di essere travolti da uno tsunami. Non sembra quindi che questi "beni" o "mali" possano esistere "in themselves". <br />Corollario:<br />se non esistessero in themselves, avrebbe senso definire la nostra attività/attitudine economica in base alla loro esistenza presuntiva?Carlohttps://www.blogger.com/profile/18136515068004883237noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-7703821591981487952015-05-17T20:22:49.479+02:002015-05-17T20:22:49.479+02:00Non saprei, dipende dalle situazioni. Trovo diffic...Non saprei, dipende dalle situazioni. Trovo difficile continuare questa conversazione, svolta al di fuori di ogni contesto che renda possibile la comprensione. Marino Badialehttps://www.blogger.com/profile/01001630736449254906noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-30103573084584988782015-05-17T20:03:39.601+02:002015-05-17T20:03:39.601+02:00Nulla di particolare direi Marino. L'acqua è u...Nulla di particolare direi Marino. L'acqua è un "bene" o un "male"?Carlohttps://www.blogger.com/profile/18136515068004883237noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-74443559678948925522015-05-17T18:53:19.975+02:002015-05-17T18:53:19.975+02:00Si potrebbe in prima battuta definire un bene come...Si potrebbe in prima battuta definire un bene come un prodotto dell'attività umana, destinato a soddisfare bisogni. Ma non sono sicuro di aver capito la domanda, quindi può darsi che la risposta non colga il punto.Marino Badialehttps://www.blogger.com/profile/01001630736449254906noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-31284768785550497142015-05-17T18:07:42.916+02:002015-05-17T18:07:42.916+02:00Sì ho letto. Molto interessante, grazie. Purtroppo...Sì ho letto. Molto interessante, grazie. Purtroppo, però, a me pare che tutto l'impianto dell'impostazione soffra per l'antica e ben nota fallacy dell'utilitarismo.<br />Anche prima di etichettarli come merci, esistono beni/utili che possano essere così definiti per seipsos/in themselves?Carlohttps://www.blogger.com/profile/18136515068004883237noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-90444861462994072022015-05-15T09:01:58.139+02:002015-05-15T09:01:58.139+02:00Un altro testo breve:
http://www.ariannaeditrice....Un altro testo breve:<br /><br />http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=42671Marino Badialehttps://www.blogger.com/profile/01001630736449254906noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-89699093774962784482015-05-15T08:11:31.026+02:002015-05-15T08:11:31.026+02:00Ti ringrazio Marino! Certo a causa di quell'ec...Ti ringrazio Marino! Certo a causa di quell'eccesso di merci e scarsità di beni che limita il mio tempo libero mi leggerò con attenzione la versione breve ^_^Carlohttps://www.blogger.com/profile/18136515068004883237noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-35838022997948608252015-05-14T10:25:45.121+02:002015-05-14T10:25:45.121+02:00Molto è stato scritto per rispondere alle osservaz...Molto è stato scritto per rispondere alle osservazioni di Carlo. Si può leggere uno dei tanti libri di Latouche o Pallante. Un testo breve è questo:<br />http://www.alfabeta2.it/2011/02/07/la-decrescita-non-e-impoverimento/<br /><br />Maggiori approfondimenti qui:<br />http://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/pubblicazione.html?item=9788854871700<br /><br />Marino Badialehttps://www.blogger.com/profile/01001630736449254906noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-7856933018255359872015-05-14T08:09:16.670+02:002015-05-14T08:09:16.670+02:00Sì, mi par di capire, ma la mia riflessione si muo...Sì, mi par di capire, ma la mia riflessione si muoveva un po' nell'ottica di cui si era parlato nel post precedente: evitare di usare le parole come se fossero cortine fumogene. A me questa decrescita impegnata con la felicità o la serenità ricorda, per qualche ragione, l'avanzata di ritorno delle forze in rotta dell'Asse dopo il 1943. Forse saremmo più coerenti nel definirla triste e/o inevitabile e, se inevitabile fosse, interrogarci sui modi per gestirla alla meno peggio. A te è mai capitato di sentirti felice in quanto diminuito, limitato, costretto, coartato...? Carlohttps://www.blogger.com/profile/18136515068004883237noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-58020865891454665562015-05-13T19:44:10.661+02:002015-05-13T19:44:10.661+02:00sicuramente, si parla di “decrescita felice” o “se...sicuramente, si parla di “decrescita felice” o “serena” con l'implicita assunzione che la crescita non sia (o non sia più) né felice né serenaMarino Badialehttps://www.blogger.com/profile/01001630736449254906noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-13842690245005133862015-05-13T13:07:24.733+02:002015-05-13T13:07:24.733+02:00Scusami Marino, mi rendo conto nuovamente di esser...Scusami Marino, mi rendo conto nuovamente di essere stato ambiguo e non ho comunque una parola che mondi possa aprirti. Dunque provo a precisare meglio:<br /><br />crescita/decrescita <-> felicità/infelicitàCarlohttps://www.blogger.com/profile/18136515068004883237noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-20745872126169411002015-05-13T00:12:14.741+02:002015-05-13T00:12:14.741+02:00Forse.
Ma, molto banalmente, quando parliamo di c...Forse. <br />Ma, molto banalmente, quando parliamo di crescita a me pare che questo concetto sia semanticamente legato ad un aumento e, per converso, alla decrescita si leghi una diminuzione.<br />Se fossimo d'accordo su questo <br />ad una decrescita che si definisca "felice" (o comunque associata con il valore positivo) potrebbe far da contraltare una crescita infelice.<br />Senza andare ad esaurire tutto l'ambito delle possibilità del campo come facciamo ad impegnare l'un con l'altro i due concetti?Carlohttps://www.blogger.com/profile/18136515068004883237noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-56112343517636741372015-05-12T18:58:35.544+02:002015-05-12T18:58:35.544+02:00ovviamente no, ma non stiamo andando fuori tema?ovviamente no, ma non stiamo andando fuori tema?Marino Badialehttps://www.blogger.com/profile/01001630736449254906noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-11160533609642500362015-05-12T09:51:32.154+02:002015-05-12T09:51:32.154+02:00Ciao Marino. Ti do del tu perché non ho comunque ...Ciao Marino. Ti do del tu perché non ho comunque alcuna intenzione di attentare a ciò che resta delle reciproche virtù. Per me corri un po' troppo e ci sarebbero dunque troppe cose da commentare ma, in via preliminare e, visto che abbiamo anche parlato di "fuffa", in matematica è consentita la contraddizione? :o))))Carlohttps://www.blogger.com/profile/18136515068004883237noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-19862230920289258412015-05-11T19:21:12.222+02:002015-05-11T19:21:12.222+02:00Caro Igor,
una delle idee del post era appunto que...Caro Igor,<br />una delle idee del post era appunto quella di "passare al setaccio" le posizioni di Marx (ed Engels) su un tema preciso, quello del giudizio sul socialismo/comunismo utopistico del primo Ottocento nelle possibili relazioni con l'oggi. Quello che ne è venuto fuori mi è sembrato abbastanza interessante.Marino Badialehttps://www.blogger.com/profile/01001630736449254906noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-35390683414492538742015-05-11T16:44:06.219+02:002015-05-11T16:44:06.219+02:00Premessa fondamentale: è sempre meglio 'fare&#...Premessa fondamentale: è sempre meglio 'fare' che non fare, e non l'intendo nel senso renziano bensì di comportarsi in modo coerente con i propri ideali. Troppa gente ridicolizza come 'apolitiche' tante esperienze di vita alternativa, per essere poi in prima fila a comportarsi da bravo homo oeconomicus, dando così prova di fare una scelta sicuramente molto 'politica' ma ben poco in linea con quanto si professa pubblicamente. <br />Detto questo, è ovviamente importante che si riescano a costituire comunità prefigurative, capaci di trasformare l'impegno in un messaggio politiche, e non chiuse ed intimistiche. Facile a dirsi ma non sempre a farsi.<br />Per quanto riguarda Marx, la sua critica del capitalismo resta sempre attuale, ma tutto il resto va passato molto ben al setaccio per riuscire a ricavare qualcosa di utile per il futuro. Ritengo che sul socialismo e sull'alternativa al capitalismo in genere possa essere più utile Karl Polanyi, ad esempio.<br />Se prendi un marxista attuale e sicuramente intelligente come David Harvey, ad esempio, è molto difficile che possa accettare concetti come quello del picco del petrolio e di limite allo sviluppo; cerca sempre spiegazioni per la crisi che siano riconducibili trame finanziarie e simili. Lo 'sviluppo delle forze produttive' (che a me, non so perché, è sempre sembrato una forma più raffinata di 'tanto peggio, tanto meglio') ha un fascino ancora molto forte in certi settori.<br />Per chiudere, vorrei ricordare che l'anticapitalismo è una condizione necessaria ma non sufficiente. Si possono creare alternative al capitalismo ambientalmente insostenibili e altrettanto ingiuste. Ecco quindi che la capacità di tradurre l'idea in pratica si rivela necessaria per evitare di cadere dalla padella alla brace. Igor Giussanihttps://www.blogger.com/profile/17276631368325457246noreply@blogger.com