tag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post1705443412030380196..comments2022-12-02T08:12:29.385+01:00Comments on Badiale & Tringali: Famiglia e contratto (P.Di Remigio)Fabrizio Tringalihttp://www.blogger.com/profile/15961508092018430851noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-53083271996690141902015-11-13T17:48:00.621+01:002015-11-13T17:48:00.621+01:00Hai ragione, Vincenzo. Il rifiuto della famiglia n...Hai ragione, Vincenzo. Il rifiuto della famiglia non era rifiuto della solidarietà, che anzi (noi di sinistra) volevamo estendere a tutto il mondo; era rifiuto del padre, dell'autorità, cioè del dovere - anche quando lo adempivamo con scrupolo. Ma il sentimento solidale che unisce la famiglia è per sua natura esclusivo e non generalizzabile; resta il rifiuto del dovere, che ha conseguenze devastanti, perché solo la sua preventiva accettazione (il senso della sua sacralità) produce esigenza del diritto, quindi la società libera e solidale. Volevamo la solidarietà, dimenticando che essa non è solo un sentimento, anzi, fuori della famiglia non è affatto un sentimento; non capivamo la sua origine, cioè il dovere. Così nel toglierci lo stato sociale e ogni sicurezza, nell'abbandonarci alla durezza del vivere, i banchieri ci fanno anche la morale; e a chi non ha considerato sacro il dovere manca il fiato per reclamare il diritto, perché non può non riconoscere che la società non è la mamma che ti vuole sempre bene.Paolo Di Remigionoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-21505044818527472712015-11-12T13:09:18.674+01:002015-11-12T13:09:18.674+01:00Si potrebbe dire che la tendenza della mia generaz...Si potrebbe dire che la tendenza della mia generazione contro l'istituzione famiglia, che aveva lo scopo di fare del mondo un'unica famiglia, si è arenata finendo con l'ottenere l'effetto opposto, distruggere la famiglia ed indurre dentro di essa quell'inidividualismo che ha così tanto trionfato nelle nostre società liberali. <br />Nel tentare di generalizzare certe forme di solidarietà tipiche della famiglia, si è finito col rendere sempre più debole il legame solidaristico, eliminando anche quelle zone franche che ancora la società mostrava, proprio un bel risultato. Vincenzo Cucinottahttps://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-84059488609563446972015-11-11T10:56:03.470+01:002015-11-11T10:56:03.470+01:00Grazie a te. Anch'io leggo con interesse i tuo...Grazie a te. Anch'io leggo con interesse i tuoi interventi sempre lucidi.Paolo Di Remigionoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-18351019551630567292015-11-11T10:45:57.464+01:002015-11-11T10:45:57.464+01:00Intendevo in senso esclusivamente temporale; poi c...Intendevo in senso esclusivamente temporale; poi ci sono la scuola, (cioè la scienza), il lavoro, l'impegno civico. Nell'articolo puoi trovare più sotto:"...infatti le famiglie si sciolgono infine nel rapporto tra persone indifferenti rispetto alle quali lo Stato non può agire fondandosi sul sentimento, ma sulla volontà e l'interesse universali: la sua solidarietà deve essere intelligente e garantire il pluralismo ...". Con questo volevo dire: la famiglia abolisce la personalità al suo interno, ma essa è persona, cioè si rapporta al suo esterno in modo egoistico - tanto è vero che nell'ambito pubblico la corruzione è spesso il sovrapporsi dell'affetto familiare alla libertà civica. Sto dunque proponendo una libertà maggiore di quella prevista dal mercato: questo consente solo le libertà riconducibili a contratto e priva l'individuo di quelle più elementari, in questo caso quella di costruirsi una famiglia.Paolo Di Remigionoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-6202624318146583402015-11-11T09:21:53.728+01:002015-11-11T09:21:53.728+01:00Grazie e complimenti per questo bell'articolo....Grazie e complimenti per questo bell'articolo. Segnalo un lungo e interessante dibattito sul tema del matrimonio omosessuale che si è svolto su "Le parole e le cose", un sito letterario. Qui: http://www.leparoleelecose.it/?s=giustizia+e+letteratura+buffoni<br />Roberto Buffagnihttps://www.blogger.com/profile/14004802751682074353noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4954241161951799006.post-59090372136746053742015-11-11T01:42:32.308+01:002015-11-11T01:42:32.308+01:00Scrivi: "Il «Simposio» attesta che amore e po...Scrivi: "Il «Simposio» attesta che amore e poliamore non differiscono nel senso di monsieur Attali: non sono il vecchio e il nuovo; la loro differenza è invece quella tra significativo e futile, tra sacro e profano. Dal punto di vista dell'amore platonico, su cui si è per lo più equivocato, la famiglia, come sede dell'amore significativo, non appare affatto un residuo barbarico o un'ipocrisia, ma il primo luogo in cui l'individuo si eleva sopra la propria finitezza e si avvia al senso della sua vita – la dedizione ai contesti di cui è parte."<br /><br />Cosa intendi con l'espressione "<i>la famiglia... (è)... il primo luogo in cui l'individuo si eleva sopra la propria finitezza e si avvia al senso della sua vita – la dedizione ai contesti di cui è parte</i>"?<br /><br />"Primo luogo" in senso temporale, sequenziale, oppure "primo luogo" nel senso di più importante?<br /><br />E ancora (nel caso in cui "primo luogo" significhi "più importante"): la famiglia è, per te, l'unico e solo luogo in cui l'individuo possa elevarsi "<i>sopra la propria finitezza e...</i>" avviarsi "<i>...al senso della sua vita – la dedizione ai contesti di cui è parte</i>", oppure sono possibili altri percorsi?<br /><br />Immagino che tu intenda il senso della mia domanda. Stai proponendo una libertà maggiore di quella imposta dal mercato, oppure sostieni la necessità della sottomissione delle pulsioni individuali a un modello sociale, sia pure abbellito dalla retorica del "dono"?Fiorenzo Fraiolihttps://www.blogger.com/profile/13556924266268655501noreply@blogger.com