martedì 20 dicembre 2016

Si può salvare l'Italia?

Un bell'intervento di Bagnai:


http://vocidallestero.it/2016/12/13/bagnai-si-puo-salvare-litalia-dalla-stagnazione-economica/


Fondamentale la domanda finale: è possibile "il keynesismo in un solo paese"? Personalmente, mi pongo anche la domanda se sia possibile in generale il keynesismo, in questa fase storica. Ma non ho risposte.

domenica 11 dicembre 2016

Un'intervista a Stiglitz


Dal sito "Voci dall'estero":


http://vocidallestero.it/2016/12/09/j-stiglitz-ormai-i-costi-di-mantenere-in-piedi-leurozona-sono-superiori-a-quelli-di-smantellarla/


Sottolineo due passaggi:


"Nemmeno le migliori menti economiche del pianeta sarebbero state capaci di far funzionare l'euro".


"Penso che ormai sia molto chiaro che dare il via all’euro sia stato un errore a suo tempo, con le istituzioni allora disponibili. Ci sarà un costo per smantellarlo, ma da qualunque parte si guardi la situazione, negli ultimi 8 anni l’euro è stato un costo enorme per l’Europa. E penso che il costo di smantellarlo sarebbe gestibile e che stante la situazione attuale, il costo di mantenere insieme l’eurozona è probabilmente più alto del costo di smantellarla".



giovedì 8 dicembre 2016

Stanno perdendo la testa?

Dopo gli insulti agli elettori inglesi per il Brexit, e a quelli USA per Trump, puntuali arrivano gli insulti agli elettori italiani che hanno votato NO:


http://24ilmagazine.ilsole24ore.com/2016/12/i-sogni-non-si-devono-avverare/


Sembra proprio che una parte delle élite stia semplicemente perdendo la testa. L'idea che chi non la pensa come loro possa avere qualche ragione, con la quale confrontarsi, non è prevista.
Qualcuno parla, molto correttamente secondo me, di un "momento Maria Antonietta" delle élite. In quel caso una élite aveva perso la testa in senso figurato, per passare poi dalla metafora alla cosa stessa (die Sache selbst, diceva Hegel, correggetemi se sbaglio).  Sono cose che capitano, quando crolla un assetto di potere. Senza nessuna ostilità per la signora Zafesova, s'intende. Se ne avrò l'occasione, le offrirò volentieri una brioche.

martedì 6 dicembre 2016

Dopo le dimissione di Renzi, ecco cosa accadrà

di Fabrizio Tringali


Sarò breve, secondo me accadrà questo: si andrà a votare presto, con leggi elettorali abbastanza simili fra Camera e Senato, perché la Corte Costituzionale correggerà l'Italicum (togliendo il premio di maggioranza o lasciandolo solo per la lista che supera il 40% dei voti).
Pertanto si voterà con leggi elettorali sostanzialmente proporzionali.

Vi sarà una lista "a sinistra del PD", probabilmente capitanata da Cofferati, il quale può attrarre vari settori sindacali (si tenga presente che la CGIL si sta allontanando dal PD e che il leader della Fiom Landini, presto, entrerà nella segreteria nazionale confederale, per puntare a succedere alla Camusso al prossimo congresso)

Vi sarà il PD (o come si chiamerà), che probabilmente sarà sostanzialmente alleato di una lista "centrista" (Alfano), il che significa che la ingloberà al Senato, ma forse non alla Camera, dove lo sbarramento è molto più basso.

Vi sarà il M5S.

Vi sarà una spaccatura a destra, con FI  che andrà da sola, ed una alleanza fra FdI e Lega per massimizzare la capacità di attrarre voti dei primi al sud, della seconda al nord (anche questa alleanza potrebbe tradursi in liste separate alla Camera e lista unica al Senato).

La lista di sinistra potrà sperare in un risultato intorno all 8 - 12%, il PD più alleati al 30 - 35%, percentuale simile al M5S e alle destre.
Ovviamente non vincerà nessuno. Se i numeri lo consentiranno si andrà all'ennesimo governone di larghe intese fra PD, FI e transfughi vari (che non mancano mai quando c'è da entrare in maggioranza e prendere posti di governo).

lunedì 5 dicembre 2016

Referendum parte seconda: la vendetta

Finito la festicciola di Renzi, arriva il conto





Si noti la frasetta sulla Commissione "che si è prodigata per far passare la manovra prima del referendum in modo da aiutare Renzi". Te lo dicono così, papale papale...

Segnalo anche questo intervento di Marco Zanni, europarlamentare pentastellato:

NO! Grazie!

Qualche volta si può anche vincere. Grazie Italia.